Tab Article
"Si può appena considerare un libro (...) è il gemito di un perito che si dibatte. Io non ho saputo ascoltarlo senza piangere, vorrei tuttavia ascoltarlo senza tremito nella voce." Così scrisse André Gide del "De Profundis", l'opera più sincera e toccante di Oscar Wilde (1854-1900), che mette a nudo l'anima di un uomo che, dopo aver avuto tutto, ha perduto ogni cosa. Il testo qui pubblicato in una nuova traduzione è accompagnato dal cd audio con la registrazione dell'adattamento teatrale firmato da Claudio Marconi, e le musiche originali di Matteo Pennese, eseguite dall'autore insieme a Walter Prati.